MONTE BALDO


Da Avio, la valletta dell'Aviana raggiunge il bacino di Prà da Stua e il Passo di San Valentino. La strada s'innesta sulla Generale Graziani, che, provenendo da Ferrara di Monte Baldo, porta dapprima a Bocca di Navène in punto panoramico sul Garda e quindi sui fianchi del Monte Altissimo. Le stazioni turistiche di San Valentino e della Polsa sono fra loro raccordate da un carosello d'impianti a fune. Il Monte Baldo è di alto interesse per la particolarità della sua flora. Da San Giacomo la strada continua a scendere fino all'altopiano di Brentonico: un comune formato da numerose frazioni che nel Medioevo ha svolto un ruolo di rilievo essendo sede del Tribunale di Giustizia dei quattro vicariati di Ala, Avio, Mori e, appunto, di Brentonico. Da qui si cala a valle, dove la strada s'inserisce sulla Rovereto-Riva proprio a mezzo dell'abitato di Mori, il borgo agricolo-industriale sovrastato dal Santuario di Monte Albano.

Da Loppio, frazione tra Mori ed il Garda, si devia per salire in Val di Gresta, un susseguirsi di gradoni che ospitano alcuni modesti abitati, noti per una pregiata produzione ortìcola biologica. Dopo il Passo Bordala la vista cambia radicalmente: spazia sull'alta Val Lagarina, sugli altipiani e sui monti che vanno da Folgaria al Pasubio, alle Piccole Dolomiti di Vallarsa. A mezzacosta della catena Bondone-Stivo si vede la valle di Cei: lo splendido parco naturale in mezzo al quale si trova un romantico laghetto.

Monte Baldo

Monte Baldo

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