ALTA VALLAGARINA


Da Isera a Nomi, le ville e | palazzotti, quasi sempre immersi nel tranquillo verde di un parco, coperto dal vigneto che dà il profumato Marzemino si apre sulla città e sulla larga vallata. Da Isera si è subito a Marano e a Brancolino, dove la chiesetta barocca obbliga ad una sosta: alla ricchezza dei marmi e alle pitture si aggiungono gli stucchi e gli affreschi della volta. ll piccolo chiostro dell'antico convento completa un armonioso angolo del paese. La strada continua - tagliata fra i pergolati, a loro volta rotti dai grandi ciliegi, che danno frutti abbondanti - fino a Villa Lagarina. Prendendo subito a sinistra si risale il dolce declivio fino a raggiungere Nogaredo, laddove campeggia il palazzo fortificato dei Lodron, e i soprastanti abitati di Sasso e Noarna. In parte a questa si eleva il castello omonimo, o Castelnuovo Lagarino, austera costruzione nella quale si fanno notare il solenne vestibolo affrescato con vigorose allegorie e la cappellina che conserva una pregevole cantoria in legno scolpito e dipinto.

Pomarolo, dominato dall'ex ospizio di Sant'Antonio, all'ombra di alti cipressi e immerso nel vigneto collinare. Ancora in destra Adige è Nomi, anch'esso guardato dai ruderi di un castello castrobarcense. Traversato il fiume, si raggiunge sulla sinistra idrografica Calliano, posto sullo sfondo di un rilievo tagliato secondo una linea regolare e incoronato da quello che fu il maggior castello trentino, oggi purtroppo diroccato. Anche paesaggisticamente Castel Beseno non ha rivali. Più di castello forse si dovrebbe parlare di città fortificata, risultante dalla organica fusione dei tre castelli che originariamente presidiavano punti diversi del colle. Ai piedi, di poco spostato a sud, altro maniero: questo fortunatamente ben conservato e abitato. Castel Pietra è stato di sommo valore strategico fin tanto che l'Adige passò ai suoi piedi, si da essere ricordato dal Machiavelli e dal Botta. E' ben arredato con mobili in stile e conserva affreschi del '400. A breve distanza è Volàno (affreschi dei secoli XV-XVl nella chiesetta di San Rocco) e Sant'Ilario, dove spicca la chiesetta romanica con il robusto campanile coperto di laterizio veronese, che fanno corpo con il fabbricato che un tempo fu monastero e poi lebbrosario.

Alta Vallagarina

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